La storia dei pancake: dalle origini ai giorni nostri
Siamo lieti di parlarvi oggi di una delle ricorrenze più golose dell’anno: il Pancake Day. Questa festività, nota anche come Shrove Tuesday, viene celebrata ogni anno il martedì grasso e rappresenta l’occasione perfetta per gustare questi deliziosi dolci.
Iniziamo subito a svelarvi tutto ciò che c’è da sapere sulla storia dei pancake. Originariamente, questa ricetta ha radici antichissime e risale addirittura all’epoca dei Romani. Inizialmente, i pancake erano una sorta di focaccia piatta fatta con farina, uova e latte e venivano cucinati su una pietra bollente. Nel corso dei secoli, la ricetta si è evoluta e si sono aggiunti nuovi ingredienti, come lo zucchero e il burro. Oggi, i pancake sono diffusi in tutto il mondo e sono una colazione o uno spuntino perfetto per grandi e piccini.
Come preparare i pancake: la ricetta base per una colazione perfetta
Ingredienti:
- 125 g di farina 00
- 2 uova
- 250 ml di latte
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- Burro q.b.
Procedimento:
- In una ciotola, setacciate la farina e il lievito.
- In un’altra ciotola, sbattete le uova con lo zucchero e il sale.
- Aggiungete il latte e mescolate bene.
- Unite la miscela di farina e lievito alle uova e mescolate bene fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.
- Lasciate riposare l’impasto per circa 30 minuti.
- Fate sciogliere una noce di burro in una padella antiaderente.
- Versate un mestolo di impasto nella padella e cuocete il pancake per circa 1-2 minuti per lato.
- Continuate fino a esaurimento dell’impasto.
Una volta pronti, potrete gustare i pancake con sciroppo d’acero, marmellata, Nutella o qualsiasi altro topping a vostra scelta.
Perché cade il martedì grasso?
Ma ora veniamo alla domanda che tutti si pongono: perché il Pancake Day cade proprio il martedì grasso? La risposta è molto semplice: questo dolce rappresenta il modo perfetto per consumare tutti gli ingredienti grassi e zuccherati presenti in casa prima del periodo di digiuno della Quaresima. In questo modo, ci si assicura di non sprecare nulla e di avere un ultimo momento di piacere prima della rinuncia